Guerra Russia-Ucraina Febbraio 2022


Guerra Russia-Ucraina Febbraio 2022

Sento il desiderio di allontanarmi, molto lontano nel tempo e nello spazio.

Vorrei poter vedere il tutto magari dall’alto di una montagna, ma anche nel tempo e non dal passato o dal futuro, bensì da un tempo vago, laterale, riservato.

Vorrei da lì poter osservare senza giudizio come si formano i comportamenti umani e quanto proviene dalle loro menti e quanto deriva da accordi scritti a tavolino.

Poche persone con polso di ferro oltre settanta anni, fa all’indomani di una delle guerre più distruttive dell’umanità, hanno definito il nostro attuale presente e con molta probabilità anche delineato il nostro futuro.

Vorrei essere un poeta con il dono di poter vedere la guerra con gli occhi dei ciechi, ascoltare gli scoppi delle bombe con le orecchie dei sordi, invece sono uno dei tanti italiani inondati di notizie e immagini della guerra Russia-Ucraina iniziata pochi giorni fa.

Tutti ne parlano, mentre improvvisamente non si parla più di pandemia.

Sono tutti concentrati sulle dirette da Kiev, sui carri armati, le bombe, le chilometriche file di Ucraini in uscita alle frontiere, gli ingenti danni alle strutture pubbliche e private.

Mi viene da pensare ai miei genitori che la guerra l’hanno vissuta, hanno visto cadere le bombe.

Nei racconti di mia madre anche io ho immaginato il fischio della bomba e poi uno scoppio lacerante a una ventina di metri da lei e la scheggia che colpì a morte una sua carissima amica.

Sono nato in tempi di pace mi piacerebbe rimanerci, ma i media riescono a farmi sentire come se la guerra fosse qui anche se per ora le ricadute sono più quelle delle bollette che dei colpi di mortaio.

Mi viene da pensare a quelle persone che hanno vissuto la seconda guerra mondiale e per loro anche solo quelle immagini gliela stanno facendo rivivere. Credo che l’informazione martellante provochi loro un consistente danno interiore.

C’è come nella pandemia una differenza abissale tra il danno percepito e il danno effettivo.

Il meccanismo è perverso e spesso ci porta a non pensare o pensare troppo, fregarsene o piangere dalla disperazione in un altalenarsi di emozioni.

Una delle narrazioni la definisce diversa dalle altre trattandosi di una aggressione di uno stato sovrano, tanto da far sembrare le guerre civili scoppiate nel mondo semplici scontri ideologici nei quali malauguratamente muoiono persone.

In questi giorni mi hanno chiesto per chi parteggio. Sono rimasto colpito da questa domanda.

La mente razionale e riduzionista ci porta a cercare spiegazioni empiriche come la ricerca della colpa, seguita dall’identificazione della vittima, che va aiutata sempre e comunque.

La ragione non sta mai completamente da nessuna delle due parti.

Non è la chiave di volta per uscire dal conflitto.

Ci sono state delle guerre dimenticate in ogni angolo del pianeta nelle quali sono morte decine di migliaia di persone. In ognuna di queste guerre esaminando le armi si può capire agevolmente quali sono stati i paesi produttori e anche chi gliele ha fornite.

Durante e dopo i disastri vengono messi in moto dei meccanismi che è difficile fermare.

Per fare un riferimento recente della pandemia è stata messa in moto la macchina dei vaccini che nessuno ora sa come fermare, la Pfizer nel 2021 ha superato 82 miliardi di dollari dei quali oltre la metà grazie ai vaccini.

Allo stesso modo dopo la seconda guerra mondiale è stata creata la Nato con lo scopo di scongiurare un’altra guerra, Organizzazione del Trattato dell’Atlantico del Nord (in inglese: North Atlantic Treaty Organization, in sigla NATO,) un’organizzazione internazionale per la collaborazione nel settore della difesa.

L’alleanza è passata da 15 paesi a oltre trenta e vorrebbero annoverare nell’alleanza anche l’Ucraina, ma sembra che Putin non sia molto contento di ciò.

La mente razionale degli europei riesce a pensare solo a europei, e non Ucraini, Russi, Bielorussi o altre popolazioni, ma si tratta in primo luogo di persone, solo dopo appartengono a ceppi linguistici definiti.

Se si sentono integrati in qualcosa, non è grazie a una legge o alla dichiarazione di appartenenza alla Nato o altro.

La Nato da domani dovrebbe scomparire, come se ci lanciassero sopra una bomba atomica, nei decenni non ha fatto altro che causare orrori, invece di mantenere la pace, ha promosso litigi a non finire. È ora di dire basta.